Un nuovo attacco a studenti della Normale Rurale di Ayotzinapa

E’ mezzogiorno del 28 marzo a Chilpancingo, capitale dello stato del Guerrero, quando la polizia statale ferma tre autobus dove viaggiavano alcuni studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa. Per poi aggredirli.

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Fonti parlano di centinaia di poliziotti che aggrediscono gli autobus e gli studenti senza nessun motivo. Pietre contro i finestrini, cariche ai ragazzi scesi dal pullman, violenze e intimidazioni ai passanti.

Dal 26 di settembre si sono moltiplicati gli attacchi a studenti e genitori in lotta per il ritrovamento dei 43 ragazzi scomparsi e per chiedere giustizia per l’omicidio di altri sei ragazzi.

Al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=pd2CFh7zQYc potrete vedere il video dell’assalto.

Anche questa volta, come in tante altre occasioni, alla violenza per mano della polizia è seguita la resistenza degli studenti e una reazione immediata, attaccando il comando della polizia statale colpevole dell’assalto al bus.

Studenti e genitori di Ayotzinapa hanno condannato l’ennesima violenza nei loro confronti.

Da gennaio in avanti si stanno moltiplicando gli atti repressivi nei confronti delle lotte sociali. Una deriva autoritaria giustificata dalla tornata elettorale. Una deriva autoritaria che dal ritorno dei corpi militari in zona La Realidad in Chiapas, passando per il Guerrero, arrivando al forzato licenziamento della giornalista Aristegui, sta creando reazioni a catena in tutto il paese. Più Pena Nieto prova a spegnere i focali di ribellione più questi si accendono. Situazione difficile ed incandescente.

 

20zln ha utilizzato la fotografia presente sulla pagina facebook di Desinformemonos