Ocote is the new diavolina

“Nelson Mandela Muriò? Verdad?”. Il bello quando si sosta in una casa collettiva è riscoprire, nell’andirivieni di umanità e lingue, che non ci sono fatti scontati. Pure le notizie maiuscole, magari per la fretta di fare il giro del mondo, possono perdersi per strada qualche angolo stropicciato di terra. Le comunità arrampicate sugli altos offrono spazio a queste ed altre falle informative. Però, appena prima di questo scambio di aggiornamenti in sala da pranzo (e della mia successiva deriva mentale sugli spazi impermeabili alla notizia) siamo usciti a buscar legna nel periferico.

La stagione delle pioggie è terminata i primi di ottobre ma il solo su e giù da questi marciapiedi stretti e alti alti te ne offre continui presagi. Dal quartiere coloniale del cerrillo, posto al limitare del centro storico, si fa tappa obbligata al grande mercato per metà coperto che nasce lungo avenida insurgente. Passata la stazione dei taxi l’asfalto (per lo meno nelle vie laterali) lascia il posto alla terra battuta..per riflesso l’intonaco si fa presto trasparente. Compriamo ben 90 (!) pesos di legna da ardere e 10 di ojote (legnetti resinosi ottimi per sollecitare le pile di legna più testarda), forti di questa scusa l’uscita pomeridiana prosegue in auto fino a casa per vie mai battute. A minuti dovrebbe tornare pure un ragazzo italiano che vive qui e con cui fare una ciarla sobre lo que està pasando en este lugar. Domani si va in gita.