Intervista a Omar Garcia: la visita in Europa dei genitori dei 43 e le novità per la ricerca dei desaparecidos

Abbiamo raggiunto nuovamente Omar Garcia. Con lui facciamo il punto della situazione della lotta di Ayotzinapa. Lotta che sta allargando il raggio d’azione senza dimenticare i 43 studenti che mancano all’appello. Come sempre audio originale e testo scritto tradotto.

https://soundcloud.com/andrea-slim-cegna/entrevista-a-omar-garcia-09022015-ayotzinapa-en-lucha

Una settimana fa una delegazione di genitori dei 43 studenti desaparecidos di Ayotzinapa è stata in Europa per incontrarsi con alcune istituzioni europee. Com’ è andato il viaggio?

Le nazioni unite hanno appoggiato i padri di famiglia e hanno ammesso che in Messico sono stati commessi gravi violazioni dei diritti umani e hanno ammesso che non si può dare per concluso il caso, vista la mancanza di prove chiare. La valutazione del viaggio in Europa fatta dai padri e dalle madri dei nostri compagni è stata positiva. Per loro è stato importante parlare alle Nazioni Unite. Questo rappresenta un sostegno internazionale. Sostegno internazionale arrivato anche per l’incapacità dello stato messicano di dare risposte reali anche alle istituzioni straniere.
L’Equipe dei periti argentini di antropologia forense (EAAF) ha smontato sistematicamente e in maniera scientifica la verità storica che la PGR ha proposto alcune settimane fa. Cosa hanno detto precisamente gli argentini?
Guarda, abbiamo fatto una conferenza stampa coi padri di famiglia per sostenere e rilanciare il lavoro fatto dai periti argentini. EAAF ha confermato con evidenze scientifiche quello che dicevano, cioè che dentro la discarica di Cocula non ci sono certezze su quel che è successo.
Per esempio la PGR ha mostrato immagini satellitari di incendi vecchi, successi molto tempo fa. Dal 2009 fino ad ora ci sono stati numerosi incendi in quella discarica. Ciò che è stato presentato dalla PGR è il prodotto dei vari incendi che sono scoppiati lì e non di uno solo. Tra le altre cose e stata trovata un protesi dentale che non corrisponde a nessuno dei nostri compagni. EAAF ha confermato che effettivamente sono state assassinate persone nella discarica però non ci sono prove che quei resti siano dei nostri compagni.
Oltre ad altre inconsistenze dell’indagine, la PGR ha tardato molto nel permettere l’accesso alla discarica, oltre a raccogliere prove in assenza degli argentini.
Abbiamo visto che anche questo fine settimana sono successe molte cose nel Guerrero. Ci puoi raccontare un po’ che è successo in questi giorni nel Guerrero?
Sì. Chiaro. Vedi durante questi anni, qui in Guerrero ci sono successe molte cose, solamente che nessuno ci ha fatto caso perché non siamo presi in considerazione dai giornali e dai media nazionali. Nel Guerrero ci sono omicidi quotidiani e altrettante rivolte. Hanno appena trovato una persona morta lì a Cocula, cioè nello stesso luogo dove il governo e l’esercito messicano avevano detto di aver sgominato le organizzazioni criminali che vi operavano.
Ad Acapulco hanno trovato più di 60 corpi in un forno crematorio, abbandonati lì. Qui in Messico scorre il sangue ogni giorno. Non solo nel Guerrero. A Tamaulipas, Durango, Michoacan, Veracruz sono cose che vediamo ogni giorno. Sono una costante. Queste violenze le vediamo non solo da parte della criminalità organizzata ma anche dall’esercito e dalle polizie.

Durante il Festival delle Resistenze e delle Ribellioni contro il Capitalismo abbiamo ascoltato che gli studenti della normale Isidro Burgos di Ayotzinapa stavano pensando di cambiare il nome della rurale in  “Escuela Normal Rural Rebelde Lucio Cabanas”, lo farete davvero? e quali sono le altre  lotte che sta portando avanti la rurale?
Guarda ti posso dire che la nostra scuola andrà in questa direzione, presto o tardi però questa è la direzione. Non possiamo più permettere che succedano le cose che ci sono successe, cioè siamo coscienti che avrebbero voluto far sparire la nostra scuola o che comunque avrebbero voluto trasformarlam dall’alto da parte dello Stato , del governo. Non accettiamo questo, non accettiamo nessun tipo di trasformazione. Stiamo lavorando sulla convocazione di tutti noi per avviare questo percorso E’ un lavoro duro, difficile in questo momento ma più che mai necessario.
Un ‘ultima domanda prima di salutarti! Abbiamo letto che c’è stato un altro incontro pubblico dell’ assemblea nazionale popular, anche questo percorso sta continuando nel Guerrero?
Si. L’intenzione della convenzione nazionale è provare a unificare le lotte, unire differenti referenti politici che ci sono in Messico e camminare insieme verso la trasformazione profonda del paese senza prendere in considerazione i partiti politici…è difficile ,è complesso, però stiamo muovendo i primi passi.