Ieri, lunedì 9 febbraio, i parenti e i compagni dei 43 studenti di Ayotzinapa hanno convocato alle 12.30 una nuova conferenza stampa. Una conferenza stampa per contraddire scientificamente la verità “storica” con cui la Procura Generale della Repubblica messicana aveva provato a chiudere il caso.
(FOTO presa da Radio Chimia)
Le indagini degli esperti argentini svelano e smontano le parole della PGR. Le tantissime incongruenze segnalate già da parenti e studenti vengono riprese ed evidenziate.
EAAF è un gruppo di ricercatori esperti in desaparecidos, attivo in Argentina e che ha studiato i molti casi di sparizioni forzate del paese Sud-Americano.
Nella discarica di Cocula ci sono stati molti, moltissimi incendi negli ultimi anni. Non essendo provabile che i resti umani ritrovati siano quelli dei 43 studenti, il fatto che ci siano stati diversi incendi dal 2010 in poi non è quindi dimostrabile che quei resti siano dei ragazzi di Ayotzinapa. Non solo, alcune prove evidenzierebbero che i resti trovati non sarebbero nemmeno riconducibili ai 43.
EAAF non esclude, ovviamente, che alcuni dei 43 studenti possano avere fatto la fine che la PGR ha dichiarato avrebbero fatto, ma i resti e le prove sugli incendi della discarica non sono una prova reale.
Per questo il caso non si può dare per chiuso!
Alleghiamo il documento completo del Gruppo Argentino Antropologico Forenze: http://www.radiozapote.org/ayotzinapa-informe-de-antropologos-forenses-argentinos-pone-en-duda-la-investigacion-de-la-pgr/
e il video della conferenza stampa: