“Escuelita Zapatista” di Silvia Restelli

Il mio primo viaggio in Chiapas si è concretizzato nella partecipazione come estudianta all’escuelita zapatista di gennaio. Conoscevo gli zapatisti solo tramite qualche libro letto durante gli anni ma non avevo mai pensato alla possibilità concreta di incontrarli personalmente. Invece, eccomi reduce da uno dei viaggi più intensi ed interessanti della mia vita.

A me e a Valerio (il mio ragazzo) è stato assegnato il caracol di Morelia, situato a circa quattro ore di pullman da San Cristóbal. Partenza prevista per le ore 7 del mattino. Partenza effettuata alle ore 13 del pomeriggio. Sorrido di fronte a questi tempi di attesa infiti. Me lo avevano detto che i messicani erano fatti così e adesso ne stavo avendo la conferma personalmente.IMG_4881

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Un paio di cose da dire a voi

Ad un passo dalla chiusura dell’anno sono appena tornato pure io dall’escuelita. Tra arrivi e partenze per la terza sessione (2/6 gennaio) la casa è un caravanserraglio di sguardi, zaini, dentifricio, gamelle fumanti e padelle incrostate. Inoltre internet non funziona e forse, per un paio di giorni, possiamo pure rilassare il tempo di battuta sulla tastiera.
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La prima cosa che volevo dirvi è che io la mia escuelita non ve la racconto mica. Non qui almeno.

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Saluti, escuelita e una digressione sull’armetagnol

Stamattina una timida carovana di internazionali s’è mossa dalla casa. In combi, a piedi, in taxi siamo arrivati, mescolati a tanti altri, alla registrazione per l’escuelita zapatista e l’emozione era decisamente palpabile. Negli sproloqui e nei silenzi, nei desiderata e negli scongiuri, nella liste delle compere e delle faccende da ultimare per tempo, all’Univeridad de la tierra si respirava il senso di una cosa grande, da farsi insieme.20131220_142113

Qui mi tocca una variazione dal tema. La ricchezza di sfumature degli internazionali di lingua spagnola e la traballante conoscenza della lingua di tutti gli altri (mi fregio d’essere tra i leader di questa seconda fazione) ci hanno portato nell’arco di una settimana di vita comunitaria a coniare un’improvvisata, mutevole e divertente lingua d’incontro: l’armetagnol. Continua a leggere Saluti, escuelita e una digressione sull’armetagnol

Pronti, partenza anticipata e via: escuelita

Dopo tanti anni torno studente. Sono uno dei 4500 studenti della scuola zapatista. Dire che sono emozionato e dire poco, dopo tanti anni succede ancora cosi’.

Andiamo al CIDECI presto convinti di essere in netto anticipo per l’apertura delle inscrizioni definitive al secondo turno del primo livello della scuola zapatista.
Non ci sbagliamo. Aspettiamo un oretta circa prima di essere ricevuti con il numero 21 e 22 tra gli inscritti internazionali. Da subito capiamo che si parte prima del previsto, gia’ domani, cioe’ non il 25 ma il 24. Il natale sara’ fatto nella nostra famiglia.

L’ansia e’ tanta. Le possibilita’ sono 5 come 5 sono i Caracoles. Ho il mio ordine di preferenza. Ovviamente non lo diro’ mai qual’e’ pero’ e’ normale che dopo un po’ di viaggi tra le/i compas e i Caracoles uno ne possa preferire uno.

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