Se non era già abbastanza svegliarsi e leggere le assurde prese di posizione della sempre più becera ed inutile politica di palazzo sui fatti di Parigi,e in generale leggere i fatti di Parigi e iniziare a ragionare sulla situazione politica o geopolitica, arriva la notizia dello sgombero di uno spazio sociale in Messico, a Città del Messico, il Chanti Ollin. Sgombero senza mandato. Due giorni fa il CNI ha denunciato che nel viaggio di ritorno dal festival delle Resistenze e Ribellioni contro il capitalismo i pullman in carovana sono stati minacciati da diversi agenti di polizia in tutti i livelli.
Chanti Ollin è uno spazio della Sexta Nazionale del Messico, spazio che è stato attivo durante le tappe di Città Del Messico del Festival.
Il CNI è stato uno degli organizzatori del festival.
Tutto può essere un caso, ma io al caso non credo. In generale non credo. Penso.
Penso che l’inedito dialogo tra realtà in lotta che il Primo Festival Mondiale delle Resistenze e Ribellioni contro il Capitalismo ha prodotto fa paura. Le prime risposte sono state minacce e blocchi della polizia contro il CNI e lo sgombero di una realtà della Sexta.
10 arresti nelle operazioni di sgombero e diversi feriti. Sgombero illegale perchè avvenuto senza nessun mandato.
Ma come la repressione è una risposta al festival, il festival è una risposta alla repressione, così in serata lo spazio del Chanti Ollin è stato rioccupato con il supporto della Sexta.
I medios libre hanno seguito passo passo gli accadamenti, rimbalzando notizie, chiamando alla partecipazione e in fine dando la notizia della nuova occupazione.
Il Messico oggi è una polveriera sociale, i movimenti sociali sono tanti, forti e radicali. Autonomia e indipendenza sono due parole basilari nel vocabolario politico in questa fase.
Il tutto è molto diverso dall’Italia.
Forse in Italia si dovrebbe avere il coraggio, nonostante le difficoltà, di riprendere in mano queste parole, farle nostre, attualizzandole al 2015. Autonomia e indipendenza da una parte, organizzazione e alternativa dall’altra.
Chissà se domani potremo finalmente raccontare dei soldi consegnati con le vendite del libro, de La Realidad, de La Garrucha, delle cose belle viste, sentite e pensate.
Chissà. Ora si va a dormire con la notizia che il Chanti Ollin vive e resiste, e in questa giornata è comunque una boccata d’ossigeno.