La Garrucha sei anni dopo

Domani il racconto “politico” sulla consegna dell’appoggio economico che la crew di 20ZLN ha raccolto con la vendita dei libri e con il supporto delle realtà sociali che ci hanno invitato a loro iniziative.

Erano più o meno gli stessi giorni di gennaio, ma del 2009, quando con le Wendy (collettivo milanese sulle questioni di genere) andammo alla Garrucha. Eravamo nel pieno della campagna “L@s Zapatistas no estan sol@s”, ed Arianna doveva anche fare interviste per la tesi.

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In 6 anni di acqua nelle terre della Selva Tzeltal ne è caduta e tanta, la casa della Giunta del Buon Governo è finita in tutti e due i piani, il comedor più in alto non ha più internet ed il telefono, la Clinica Comandanta Ramona, clinica che le Wendy hanno appoggiato nella costruzione, funziona a pieno regime, il murales con la colomba e zapata sbiadisce pian piano ma tanti altri si sono aggiunti.

Sei anni sono tanti e nella lenta continuità del processo di autonomia zapatista significa progressi, a volte anche enormi.

Dal punto di vista delle infrastrutture il Caracol non è cambiato molto, non sono stati aggiunti edifici, ma quelli che ci sono ora sono tutti belli e sistemati. I bagni sono puliti e hanno lo scarico, si sono aggiunte le docce e gli scarichi dei lavandini.

Le tiendite dei diversi municipi autonomi sono terminate e vendono diversi prodotti della terra tzeltal così come prodotti di artigianato locale e zapatista.

Soprattutto la clinica delle donne e per le donne. Funziona e riesce ad essere un punto di presidio sanitario per le donne di tutta la zona sotto il caracol della Garrucha. Sono le donne che la coordinano e la gestiscono. Parlo velocemente con una signora anziana, oltre 60 anni. Viene da una comunità vicina. Mi dice che senza quella clinica lei probabilmente non avrebbe potuto arrivare a quell’età, e la figlia e la nipote non avrebbero potuto partorire con tanta assistenza. Racconta questa cosa con il sorriso negli occhi. Ed è a tratti commuovente.

Stavolta non ci sono Arianna, la sua ansia e le sue critiche, non c’è Sara, non c’è Simone, e nemmeno Alberto e Il Manuel. Mancano anche gli insetti che invadono le amache, così in amaca si può dormire.

Sei anni dopo fa piacere vedere i progressi dell’autonomia Zapatista. Fa guardare indietro a quante cose si sono fatte assieme, magari ora con un pò di distanza. Fa piacere poter dire “siamo già stati quì e abbiamo fatto questo e quello”.

E un pò sorrido ripensando alle Wendy, agli adesivi che si erano fatti, al viaggio e alle tante cose che sono successe in quei giorni di tanti anni fa. Anche e tanto alla tesi di Arianna, alla comandanta Hortensia e infine alla comandanta Ramona che ci ha lasciato 9 anni fa.