Pronti, partenza anticipata e via: escuelita

Dopo tanti anni torno studente. Sono uno dei 4500 studenti della scuola zapatista. Dire che sono emozionato e dire poco, dopo tanti anni succede ancora cosi’.

Andiamo al CIDECI presto convinti di essere in netto anticipo per l’apertura delle inscrizioni definitive al secondo turno del primo livello della scuola zapatista.
Non ci sbagliamo. Aspettiamo un oretta circa prima di essere ricevuti con il numero 21 e 22 tra gli inscritti internazionali. Da subito capiamo che si parte prima del previsto, gia’ domani, cioe’ non il 25 ma il 24. Il natale sara’ fatto nella nostra famiglia.

L’ansia e’ tanta. Le possibilita’ sono 5 come 5 sono i Caracoles. Ho il mio ordine di preferenza. Ovviamente non lo diro’ mai qual’e’ pero’ e’ normale che dopo un po’ di viaggi tra le/i compas e i Caracoles uno ne possa preferire uno.

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Pesco il secondo Aguascalietes della storia, nato dopo la distruzione da parte dell’esercito di Guadalupe Tepeyac, ovvero il Caracol numero uno: La Realidad.

Adesso le parole stanno a zero, si fermano i racconti via internet perche’ internet non ci sara’, cosi’ come non ci sara’ piu’ nemmeno il telefono.
Abo va altrove, ci ritroveremo a San Cristobal per fare capodanno assieme, almeno cosi’ proveremo a fare. Partiamo avendo nella testa l’ultimo comunicato del Sup Marcos, un comunicato denso di significato per come la vedo e come al solito pieno di suggestione che hanno un valore che esonda i confini del territorio autonomo zapatista ma che parla a tutti quelli che sono in movimento e stando in basso a sinistra costruiscono un mondo diverso tutti i giorni. Non solo parla forse insegna qualcosa.