Un giro in città tra università, presidi e storie di rivoluzione.
L’ultimo giorno della banda #20zln inizia all’alba con il collegamento con Radio Popolare, qui le 6.39, in Italia le 13.39.
Usciamo dall’albergo peró alle 09.00, direzione Università Nazionale Autonoma del Messico, un luogo storico della sinistra messicana.
Troviamo solo nella facoltà di lettere e filosofia due aule occupate oltre al leggendario auditorium e comedor popolare e vegetariano Che Guevara. Ma non solo, in un sottoscala del primo piano c’e una caffetteria che vende caffè, miele e cioccolato delle cooperative zapatiste.
A parte questo tutto il resto è chiuso. Un pó tristi andiamo via da una delle sedi universitarie più grandi del mondo, talmente grande da avere all’interno lo stadio olimpico e 10 linee di autobus che portano dalla stazione della metro alle diverse facoltà.
Poi giro al monumento della rivoluzione e annesso museo. Triste constatare che le truppe di Villa e Zapata alla fine abbiano perso, e che la vittoria politica delle loro istanze sia circoscritta all’articolo 27 della costituzione. Ed è proprio quell’articolo che dal 1994 i governi schiavi del neoliberismo vogliono modificare per svendere terreni, petrolio, diritti e futuro.
Torniamo a casa e iniziamo a lavorare un pó al blog e al libro. Peró un tweet ci segnala un corteo in risposta all’arresto di due giovani a causa degli scontri nel corteo del 2 ottobre, corteo in memoria del massacro di studenti del 1968. Nuovi tweet segnalano che il corteo viene circondato. Arriviamo di corsa e troviamo una situazione mai vista, nemmeno nelle tanto difficili tappe di blockupy, 50 manifestanti (la cui meta travisata) è circondata da almeno 300 sbirri in assetto antisommossa. Dopo un ora di trattativa i 50 sempre impacchettati vengono spostati fino al monumento alla rivoluzione e al presidio della CNTE.
Torniamo in hotel, un paio di tweet poi a mangiare.
Il viaggio volge così al termine, tra qualche ora si va in aereoporto!
20zln peró non si ferma! A breve 2 racconti dal terzo turno dell’escuelita, alcune traduzioni inedite, alcune parti delle interviste e la preview del libro….e poi come dicono qui: quien sabe guey?