La Realidad e l’EZLN non si fermano

Dopo l’omaggio a Juan Luis Solis, Comandante Galeano ucciso il 2 maggio nell’assalto paramilitare alla Realidad, e il poco compreso passaggio dell’EZLN di distruggere il personaggio Subcomandante Marcos per dare centralità al percorso dell’autonomia e passare dall’avanguardismo rivoluzionario al comandare obbediendo, la lotta e la resistenza dello zapatismo non si ferma.

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Il 4 giugno nella Realidad, accerchiata da gruppi con modalità paramilitari, è stato riaperto dopo anni l’accampamento civile per la pace.

La guerra contro gli zapatisti non si è mai fermata come invece prova a raccontare il governo messicano, negli anni  è diventata ancora più subdola e sporca non usa più direttamente militari e paramilitari così viene chiamata guerra di bassa intensità e consiste nel creare e/o incentivato divisioni e conflitti pregiudiziali interni alle comunità,e oggi ha  un obiettivo preciso: occupare il terreno del Caracol della Realidad, luogo emblematico della resistenza pacifica contro il neoliberismo della lotta dell’EZLN.

Siamo di fronte ad un attacco diretto, tra i più gravi e pesanti dal 9 febbraio del 1995, un cambio di fase.

Nel penultimo comunicato della storia del Sup Marcos questa intenzione viene denunciata. La riapertura dell’accampamento civile per la pace, così come la convocazione dell’incontro tra il Congresso Nazionale Indigeno e l’EZLN all’inizio di agosto proprio alla Realidad e non più nel Caracol di Oventic (il più vicino a San Cristobal De Las Casas ndr) come da programma prima della sospensione per l’aggressione del 2 maggio la conferma.

La politica messicana in tutti i suoi livelli è il braccio armato del capitalismo neoliberale nella guerra all’EZLN e al suo percorso di autonomia.

Nella difficoltà con cui gli Zapatisti sono chiamati a rispondere a questo nuovo e violento attacco la risposta è quella di rilanciare iniziative e non cadere nelle provocazioni. Stanno riconvocando tutti gli appuntamenti pubblici che erano stato sospesi e dicono chiaramente che come nel ’95 costruirono 5 “aguascalientes” dopo la distruzione di quello di Guadalupe Tepeyac, si metteranno subito all’opera per ricostruire scuola e clinica distrutti alla Realidad. Anzi nell’ultimo comunicato del Subcomandante Insurgente Moises vengono anche date le cifre esatte per la ricostruzione e altre interessanti indicazioni.