Intervista ad uno studente di Ayotzinapa in vista della giornata globale di lotta per i 43 desaparecidos

Abbiamo intervista Omar Garcia, compagno studente della Scuola Nornale Rurale di Ayotzinapa. Ad una settimana esatta dall’azione contro una base militare ad Iguala, e ad una settimana dalla nuova giornata globale d’iniziativa per i 43.
Carichiamo qui il link all’audio originale e di seguito la traduzione dell’intervista.

https://soundcloud.com/andrea-slim-cegna/intervista-omar-spagnolo

Ci racconti cos’è successo ad Iguala, lunedì scorso? 

Quello che è successo settimana scorsa ad Iguala è stato uno scontro, uno scontro tra noi studenti e padri di famiglia con l’esercito. Noi siamo entrati nel 27esimo battaglione di Iguala, in protesta perché è da 2 mesi che esigiamo che si apra un’inchiesta nei confronti dell’esercito Messico per la sua presenza e responsabilità nei fatti del 26 e 27 settembre.
C’è stato uno scontro molto duro, ci sono stati feriti tra gli studenti, i genitori e anche tra membri dell’esercito.

Siete entrati nella base del 27esimo battaglione perchè siete sicuri che gli studenti siano li?

Certo, è verità. Noi vogliamo entrare nella base, stiamo chiedendo che venga aperto. Abbiamo molti indizi e prove che dicono che i 43 possono essere detenuti dall’esercito messicano.
Qui in Messico conosciamo la storia nera delle forze castrensi in materia di sparizione forzate, alcuni cellullari dei compagni, seguendo le traccie del gprs, indicano chiaramente che l’ultima fermata è stata dentro il 27 battaglione di iguala, per questo abbiamo una ragione fondata nel sospettare dell’esercito.

Cos’è successo in questa settimana?

Guarda dopo la nostra azione finalmente la PGR e le autorità messicane dicono che andranno ad aprire la base di Iguala. Noi non chiediamo che si apra solo quella, ma che si aprano tutte le basi, perché comunque nel caso fossero li i 43 potrebbero essere  spostati da un’altra parte, e per di più è passato tanto tempo quasi quattro mesi quindi potrebbero aver pulito quello che c’era da pulire.
Nello stesso tempo abbiamo fatto una riunione con la Procura Generale della Repubblica dove le informazioni che ci sono state date sono molto vaghe. Si parla solo di  nuovi possibili arresti,  maggiore attenzione nei confronti del gruppo Guerrero Unidos ma nulla di più.

Cosa pensate delle dichiarazioni del padron della Bimbo, che ha detto che si è dato un peso ad Ayotzinapa che non si merita?

Guarda non ho molto da pensare su quello che ha detto il presidente di Bimbo: sono cose che non ci rugardano NOI MANGIAMO TORTILLAS non pan Bimbo, noi non siamo consumatori. Per questo non abbiamo forse peso in quel mondo, nel mondo delle imprese, non nel mondo dei ricchi, però abbiamo molta incidenza nella popolazione RURALE, e il nostro impegno è nei confronti della gente del popolo non delle grande imprese.

State pensando ad una nuova iniziativa globale a 4 mesi dalla sparizioni dei 43 studenti?

Si stiamo per convocare una nuova giornata globale per il 26 di gennaio, si una nuova azione globale che abbia come obiettivo non solo mostrare la solidarietà ai padri di famiglia ma anche continuare a pretendere la presentazione in vita dei 43 studenti scomparsi.