Appello | Basta violenza in Messico e Chiapas!

Le elezioni 2024 hanno fotografato, e reso ancora più evidente, come la violenza in Messico sia un fattore sistemico. La guerra per il controllo del territorio ha svilito il valore della vita, si ammazza per pochi pesos in tutto il paese. Il Chiapas, oggi, è uno degli stati dove la violenza si è fatta feroce.

Dal confine con il Guatemala a Palenque, passando per i territori d’influenza zapatista, morti, paura e fughe dalle comunità sono diventate una norma di una realtà dove il mai risolto fenomeno paramilitare si è incontrato con i gruppi del crimine organizzato e le logiche di estrazione di ricchezza dai territori.

Così oggi a Pantelhò, Tila e Chalchihuitán le persone scappano e si accampano in posti di fortuna, al confine con il Guatemala i gruppi criminali si contendono lo sfruttamento delle rotte migratorie e il controllo del traffici – legali ed illegali – che attraversano la la frontiera e la Guardia Nazionale, stanziata in migliaia di unità guarda senza intervenire.

La politica del governo di Andres Manuel Lopez Obrador “Abrazos, no balazos” è naufragata e nel suo sessennio si contano già oltre 130mila morti.
La nuova presidenta Claudia Sheinbaum parla di continuità con le politiche fallimentari di AMLO e annuncia investimenti e finanziamenti alla Guardia Nazionale.

In questo scenario che si può solo riassumere con il termine “guerra” nonostante le donne e gli uomini dell’EZLN propongono un ponte di coesistenza e convivenza provando a rompere le logiche proprietarie del territorio creando campi “comuni” da coltivare assieme a chi zapatista non è, una base di appoggio dell’EZLN, José Dìaz è costretto al carcere preventivo come altre decine di prigionieri politici (la maggior parte dei quali indigeni).

Diciamo basta alla violenza in tutto il Messico ed in Chiapas.

Basta alla criminalizzazione dei movimenti sociali ed indigeni del paese.

Per il rispetto dei diritti e della dignità dei popoli indigeni e non solo.

Militarizzazione, grandi opere, e politiche estrattive non sono soluzione alla violenza, sono parte del problema.

Realtà collettive:

Associazione Ya Basta! Milano
Comitato Maribel – Bergamo
Cooperazione Rebelde – Napoli

Comitato Maribel – Bergamo
Cooperazione Rebelde – Napoli
Associazione Ya Basta! Milano
Associazione Ya Basta! Bologna
Rifondazione Comunista – La Spezia
Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani – Fosdinovo (Massa Carrara)
Altro Modo Flegreo APS – Giugliano in Campania (Napoli)
Associazione YaBasta! Reggio Emilia
Yaku Odv – Trento – Roma
Associazione Ya Basta! Marche
Centro sociale Ex Canapificio – Caserta
Associazione Sportiva Antirazzista Assata Shakur – Ancona
Casa Madiba Network – Rimini
Collettivo Ecologias del futuro
Collettivo Corps Citoyen
Associazione Culturale “Sa Perda Sonadora” – Seneghe (Oristano)
Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV – Genova
Laboratorio Sociale Occupato Autogestito Buridda – Genova
Circolo Rifondazione Comunista – Savona Levante
Centro Sociale Cantiere – Milano
Spazio di Mutuo Soccorso – Milano
Associazione GarageLab ETS – Pescara
Redazione Comune-info
Guacamaya – punk band da Magenta
Associazione Jambo – Fidenza (Parma)
Carovane Migranti
Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze (Genuino Clandestino) – Firenze
La Base – Cosenza
Associazione La Terra di Piero – Cosenza
Palestra Popolare TPO – Bologna
Circolo Libertario “E. Zapata” – Pordenone
Laboratorio di Mutuo Soccorso Zer081 – Napoli
Unione Sindacale Italiana USI 1912 – Segr. Nazionale
Associazione USICONS APS – Roma
Circolo Fratellanza – Casnigo (Bergamo)
La Bergamasca Zapatista (unione gruppi, C.S.A., collettivi) – Bergamo
LAPAZ Macroarea Italia Centrale
Circolo  A.R.C.I. Terra e Libertà – Como
Associazione Progetto Teknes – Napoli
Falegnameria FAL – Napoli
Tatawelo Cooperativa IS
Vivèro – luogo di quartiere – Roma
Zazie nel metrò – Roma
Circolo anarchico C.Berneri – Bologna
Circolo ARCI LA BOJE – Rovigo
Rete Vesuviana Solidale (Ass. YaBasta! Scisciano – Nova Koinè – SmallAxe)
Rucasa1130
La lanterna di Diogene – Solara di Bomporto (Modena)
UIKI – Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia
Spazio Sociale La Boje! – Mantova
Nodo Solidale
Collettivo Demand – Napoli
20ZLN
Laboratorio Occupato Insurgencia – Napoli
Mezzocannone Occupato – Napoli
Associazione Ya Basta Êdî Bese
Comitato Città vecchia – Taranto
CSOA Angelina Cartella – Reggio Calabria
Collettivo utopiA – Marigliano (Napoli)
Corto Circuito Flegreo – Napoli
Il lago che combatte – Roma
Bunna–Africa United

Prime adesioni individuali:

Andrea Cegna – giornalista freelance e lavoratore dello Spettacolo
Fabio Bianchi
Veruschka Fedi
Sabrina Pusceddu
Manuela Derosas
Paola Trivella – medico Ospedale Macerata
Rita Parro
Renaud de Campredon
Gian Marco Falgiani
Francesca Cogni – filmmaker e disegnatrice
Alfio Nicotra – giornalista professionista e componente il Comitato Nazionale di Un Ponte Per
Marco Ugo Melano – avvocato
Laura Corradi – docente Studi di Genere e Metodo Intersezionale – Universita’ della Calabria
Pinuccia Gagliano
Arch.Virginia Dessy
Maria Cosentino
Gabriele Rossi
Franco Pietropaoli
Haidi Gaggio
Nelly Bocchi
Lucia Cara
Stefano Malpassi – anarchico e anarcosindacalista legato alla AIT – Cesena (Forlì e Cesena)
Balini Valentino
Stefano Lucarelli – docente universitario
Nino Fabrizio
Laura Quagliolo
Federico Galletta – avvocato – Siracusa
Annamaria Pontoglio – Bergamo
Angelo Cò – Brescia
Roberto Salvatore – Roma
Chiara Reali
Anna Maria Bruni – lavoratrice dello spettacolo e giornalista freelance
Emanuela Rizzuto – autrice TV e story editor
Andrea Fumagalli – docente di Economia
Federico Bastittutta – docente
Francesco Formisani
Milena Galizzi
Giuseppe Manenti
Andrea Staid – scrittore/editore
Gigi Malabarba – Autogestione in movimento – Fuorimercato
Mimma Grillo – Palermo

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