L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale smentisce ogni contatto con AMLO. Comunicato del CCRI-CG dell’EZLN

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.

MESSICO.

AL POPOLO DEL MESSICO:

AI POPOLI E AI GOVERNI DEL MONDO:

AI MEDIA LIBERI, ALTERNATIVI, AUTONOMI O COME SI CHIAMINO:

ALLA SEXTA NAZIONALE E INTERNAZIONALE:

AL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO E AL CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO:

ALLA STAMPA NAZIONALE E INTERNAZIONALE:

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2018 CONVOCAZIONE A UN INCONTRO DI RETI D’APPOGGIO AL CIG, AL COMPARTE 2018: “Per la vita e la libertà” E AL 15° ANNIVERSARIO DEI CARACOLES ZAPATISTI: “Dipingi chioccioline ai malgoverni passati, presenti e futuri”

Luglio 2018

Agli individui, gruppi, collettivi e organizzazioni delle Reti d’Appoggio al CIG:

Alla Sexta Nazionale e Internazionale:

Considerando che:

Primo e unico:

Il gran finale

Vossia arriva al grande stadio. “Monumentale”, “colosso”, meraviglia architettonica”, “il gigante di cemento”, qualificativi consimili si ripetono nelle voci degli speaker che, nonostante le diverse realtà che esprimono, concordano nel mettere in risalto la superba costruzione.

Per arrivare al grandioso edificio, vossia ha dovuto farsi strada tra macerie, cadaveri, sporcizia. I più in là negli anni raccontano che non è stato sempre così: che prima, intorno alla gran sede sportiva si ergevano case, quartieri, negozi, edifici, fiumi e ruscelli di gente che uno schivava finché andava quasi a sbattere il naso contro al gigantesco portone, che si apriva solo ogni tanto, e nella cui insegna si leggeva: “Benvenuto al Gioco Supremo”. Sì, “benvenuto”, in maschile, come se ciò che avveniva dentro fosse cosa soltanto da uomini; come prima i sanitari, le cantine, la sezione di macchine e attrezzi dei negozi specializzati… e, ovvio, il calcio. Continua a leggere 2018 CONVOCAZIONE A UN INCONTRO DI RETI D’APPOGGIO AL CIG, AL COMPARTE 2018: “Per la vita e la libertà” E AL 15° ANNIVERSARIO DEI CARACOLES ZAPATISTI: “Dipingi chioccioline ai malgoverni passati, presenti e futuri”

UNO SPUNTO D’ANALISI CRITICA SUL PROSEGUIMENTO DEL CAMMININO DI CIG, CNI ED EZLN

Abbiamo partecipato con lo scritto di un nostro compagno all’analisi e valutazione richiesta dal CNI e dall’EZLN per ragionare sulla campagna di raccolta firme di Marichuy e i progressi del CIG. L’analisi è figlia della geografia e del calendario, guarda al Messico ma può offrire spunti importanti anche per chi fa politica in altre latitudini e longitudini. Buona lettura. 20ZLN

Le firme raccolte sono poche?Sono tante? Non lo so. Sicuramente non sono state sufficienti da un lato, ma sono un punto di partenza dall’altro. E non lo penso solo io, anche nella discussione del collettivo 20ZLN (Italia) più volte è uscita una divergenza sul valore numerico. Significa forse che non è così interessante dire se sono state tante o poche. Sicuramente non è stato un dramma. È un dato che deve far riflettere.

Scrivo mentre da lontano osservo, ascolto e guardo il seminario in corso al CIDECI. Mi pare di cogliere tra i molti interventi qualcosa di importante. Più importante di altre iniziative organizzate nell’ultimo periodo dall’EZLN. E dal CNI. Continua a leggere UNO SPUNTO D’ANALISI CRITICA SUL PROSEGUIMENTO DEL CAMMININO DI CIG, CNI ED EZLN

FRAYBA DENUNCIA RIESCO DI SGOMBERO PER BASI DI APPOGGIO ZAPATISTE

Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas A.C. dispone di informazioni riguardo lo spostamento forzato di 90 famiglie tsotsiles della comunita’ di Koko’, municipio di Aldama, Chiapas, Messico, lo scorso 24 marzo del 2018, causato da azioni violente da parte di un gruppo armato proveniente da Manuel Utrilla, Chenalhò. Le famiglie sono disperse nella montagna, senza condizioni di sicurezza né di assistenza umanitaria che garantirebbero i loro diritti come popolo indigeno sfollato.

Inoltre, anche famiglie delle Basi d’Appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (BAEZLN) delle comunita’ del municipio di Aldama e dei territori di Manuel Utrilla, Chenalho, sono a grave rischio di sgombero forzato in seguito a minacce alla loro vita, integrita’ e sicurezza subite dello stesso gruppo armato che provoco’ lo sfollamento, il 20 marzo 2018, di 145 famiglie tsotsiles di Tabak, Aldama. Continua a leggere FRAYBA DENUNCIA RIESCO DI SGOMBERO PER BASI DI APPOGGIO ZAPATISTE

La Commissione Sexta dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale convoca al CONVERSATORIO (o semenzaio): “Sguardi, Ascolti e Parole: Proibito Pensare?”

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.

Commissione Sexta dell’EZLN.

Messico.

Marzo 2018

Alle persone, gruppi, collettivi ed organizzazioni che, in tutto il mondo, hanno compreso e fatto propria l’iniziativa del Consiglio Indigeno di Governo e della sua portavoce:

Alla Sexta nazionale e internazionale:

A chi ha firmato per la portavoce del Consiglio Indigeno di Governo:

CONSIDERANDO CHE:

Primo ed unico:

La Famiglia Felice.

Un villaggio, o città, o come si chiami. Un luogo del mondo. Un muro. Incollato alla rugosa superficie del grande muro, un poster, cartellone, o una cosa così. Nell’immagine, un uomo e una donna sorridono ad una tavola traboccante di cibo. Accanto alla coppia, una bambina sorride; di lato, un bambino mostra la sua brillante dentatura. Su di essi, a lettere grandi e intimidatorie, si legge “LA FAMIGLIA FELICE”. Il cartellone è ormai vecchio, con la patina del tempo a spegnere i colori che, supponiamo, una volta fossero brillanti e, si potrebbe dire, felici. Mani anonime hanno aggiunto su dei foglietti di carta: “La famiglia felice è felice solo con la benedizione del divino”; “No alla famiglia omosessuale, a morte i froci e le lesbiche!”; “È la maternità a rendere felice la donna”; “Si stappano tubi. Preventivi senza impegno”; “Si affitta casa felice per famiglia felice. Astenersi famiglie infelici”.

Di fronte, sul marciapiede ai piedi del muro, la gente va e viene senza prestare attenzione all’immagine sbiadita. Ogni tanto, qualcuno sembra schiacciato da un pezzo caduto dal muro decrepito. Vero, questi crolli parziali si verificano con sempre più frequenza. Pezzi di muro si staccano e schiacciano a volte una sola persona o un piccolo gruppo, a volte comunità intere. La commozione tra la moltitudine dura solo pochi istanti, poi riprende la sua strada sotto lo sguardo pallido della famiglia felice.

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